Crediamo in una viticoltura del rispetto

In difesa della sostenibilità

I vitigni coltivati dai Manzone appartengono alla grande tradizione vitivinicola delle Langhe: dolcetto, barbera e nebbiolo, varietà principe di queste colline da cui la famiglia Manzone ottengono, con una viticoltura sostenibile, dei Barolo al vertice della denominazione per austerità ed eleganza.

I filari di famiglia crescono su terreni posti su versanti scoscesi, quasi montani, che obbligano a una viticoltura difficile e costosa, perchè completamente manuale, filare per filare. Dal 1978, inoltre, la famiglia Manzone ha deciso di abbandonare la fresatura dei terreni a favore della sola trinciatura, che rivitalizza il terreno e lo preserva da pratiche invasive, in un’ ottica che era già orientata al green e al sostenibile. L’obiettivo agronomico è quello di mantenere intatta la biodiversità grazie a concimazioni organiche, inerbimento dell’interfila con erbe naturali, nessun erbicida, pesticida o fertilizzante chimico. Una filosofia a basso intervento che ha permesso di praticare una viticoltura sostenibile e di preservare il secolare ecosistema viticolo nel proprio equilibrio originale, ottenendo grappoli di piccole dimensioni e bucce di qualità.

La filosofia green dei Manzone per produrre un vino sostenibile prevede diradamenti mai eccessivi, interventi mirati sulle singole piante e vendemmie tardive che garantiscono l’autentica espressione variatale di ogni singola pianta e aiuta gli acini e i vinaccioli a raggiungere la completa maturazione.

ROSSESE BIANCO: UN PATRIMONIO DA SALVARE

A Giovanni Manzone va il merito di aver salvato dall’estinzione un’uva a bacca bianca rara ed autoctona: il Rossese Bianco.
Questo vitigno, originario delle Cinqueterre, in Liguria, era già presente in azienda all’inizio del 1900. Giovanni nel 1982 reinnestò alcune piante e fu il primo produttore a rimettere in produzione un vino 100% Rossese Bianco.

Da qui partì un iter lungo e faticoso con l’Università di Torino e il Ministero italiano dell’Agricoltura per renderlo nuovamente legale. Dopo 30 anni, il rossese bianco è stato finalmente riconosciuto tra le varietà autoctone del Piemonte e possiede una denominazione specifica: il Langhe Rossese Bianco Doc.

La produzione è davvero limitata e i Manzone, che ne coltivano circa 1 ettaro, sono i maggiori produttori di Langa.

THE GREEN EXPERIENCE

Dal 2015, Manzone Giovanni aderisce a The Green Experience, protocollo promosso da Coldiretti a favore della sostenibilità ambientale, della riduzione nell’uso di prodotti chimici e nella promozione di soluzioni agronomiche a basso impatto.

LE ARNIE E LE API

A partire dal 2014, i filari delle Gramolere accolgono oltre 60 arnie che, durante la bella stagione, sono la casa di migliaia di api, il più prezioso alleato dell’impollinazione naturale.

La posizione delle arnie sfrutta la vicinanza delle Gramolere a una delle zone boschive più estese di Monforte d’Alba, garantendo la raccolta di diverse tipologie di miele in base alle fioriture stagionali.

Mantenere le api in buona salute è un impegno costante e delicato perché si tratta insetti sensibili ai trattamenti.

Manzone Giovanni ha perciò scelto di utilizzare coperture con zolfo e rame, limitando al minimo indispensabile i prodotti sistemici: una viticoltura che limita l’impatto dell’uomo e salvaguardia la sostenibilità sul lungo periodo.

IN DIFESA DEI PIPISTRELLI

La biodiversità delle nostre colline è un patrimonio dal valore inestimabile, che va preservato e coltivato con la stessa cura che si riserva ai vigneti.

È così che, accanto alle arnie, nasce il progetto delle Bat Box, distribuite in modo uniforme sui nostri appezzamenti.

Le Bat Box costituiscono il rifugio ideale per i pipistrelli locali, che rappresentano un prezioso alleato nella lotta agli insetti nocivi e svolgono la funzione di sentinella ambientale.

ENERGIA FOTOVOLTAICA

Dal 2017, un impianto fotovoltaico da 17 kW montato sul tetto della nuova cantina  Manzone Giovanni permette una migliore efficienza energetica.

L’energia solare viene utilizzata soprattutto per mantenere temperature costanti in cantina (riscaldamento invernale e raffreddamento estivo), utili a un equilibrato e armonico affinamento dei grandi vini rossi.

CALORE DA FONTI RINNOVABILI

Per il riscaldamento degli ambienti di lavoro e le sale degustazione si è scelto di utilizzare il più antico materiale a disposizione dell’umanità, la legna.

Una scelta consapevole, responsabile e soprattutto, da fonti rinnovabili: tutto il legno impiegato è ottenuto dalle operazioni di silvicoltura dedicate alla salvaguardia dei boschi di proprietà che circondano i nostri vigneti.

Assieme al solare, il riscaldamento a legna rappresenta un ulteriore passo verso la totale autonomia energetica della nostra azienda.

LA NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere aggiornato sulle nostre attività ed eventi