In cantina, la filosofia del non intervento

Figli della più classica espressione piemontese, i vini della nostra famiglia rispecchiano il carattere dei Manzone. Sono austeri, coriacei, all’apparenza scontrosi. Basta però concedergli un po’ di tempo e si rivelano in tutta la loro generosa ricchezza e felice complessità.

GIOVANNI MANZONE

TRADIZIONE ARTIGIANALE E ASCOLTO DEI VIGNETI

I Manzone hanno una chiara filosofia nella propria azienda: seguono in prima persona tutti i lavori, dalla potatura alla vendemmia, dall’affinamento al confezionamento di ogni singola bottiglia. Uno stile orgogliosamente tradizionale e artigianale, senza scorciatoie, nel massimo rispetto di ciò che la natura consegna alla cantina. Un ascolto costante dei vigneti cui fa seguito un lavoro in cantina semplice e genuino. Una scuola d’altri tempi, che lascia a ciascun vitigno la piena e completa libertà di esprimersi secondo la stagione e le sue caratteristiche varietali più autentiche.

FERMENTAZIONI SPONTANEE E LUNGHE MACERAZIONI

Non vogliamo nessuna chiarifica, nessuna filtrazione e imbottigliamenti con un utilizzo minimo di solforosa. Prediligiamo, invece,  le fermentazioni spontanee, le delicate e lente macerazioni sulla buccia e sui vinaccioli e per concludere il tutto: lunghi anni di affinamento nel silenzio delle botti, tutte di grandi dimensioni, e altrettanti anni in bottiglia perché il vino possa completare il proprio naturale processo di maturazione.

UNA VINIFICAZIONE DEL “NON INTERVENTO”

Le uve vengono vendemmiate a mano, immediatamente consegnate in cantina e vinificate lasciando in parte gli acini integri. Pied de cuve con lieviti indigeni, macerazioni lunghe e lunghe fermentazioni non affrettano l’estrazione polifelonica, che avviene nel modo più delicato possibile, utilizzando l’irrorazione soffice del cappello. Una vinificazione del “non intervento”, che prende piena coscienza della straordinarietà del terroir di Castelletto e di Gramolere cerca, in qualsiasi modo, di infondere la sua purezza e inimitabile identità in ciascun vino naturale che produciamo.

IL LEGNO, IL CEMENTO E IL SUGHERO

I vini da affinamento riposano in botti grandi perché il legno non sovrasti mai la ricchezza espressiva delle vigne coltivate. Prima di andare in bottiglia i Barolo restano diversi mesi in vasche di cemento, in cui il vino riposa tranquillamente e trova eleganza e profondità protetto da sbalzi termici ed elettromagnetici. Tutti i tappi utilizzati sono sughero monopezzo di altissima qualità: non si usano tappi a vite, tappi sintetici o agglomerati.

DECANTAZIONE PER GRAVITÀ

In cantina, abbiamo scelto la lentezza. Non utilizziamo filtri meccanici, né chiarifiche artificiali che possono impoverire il vino e alterarne le caratteristiche organolettiche. È una scelta di rispetto assoluto per la nostra eccezionale materia prima. Ciascun vino decanta nel suo contenitore di affinamento fino a che non si illimpidisce e si stabilizza per l’azione naturale della gravità. È un capitale investito in tempo, attesa e infinita pazienza, che esalta l’espressività più autentica di ciascun vitigno.

CONTROLLO DELLA FILIERA

Vinifichiamo solo uve di proprietà, vendemmiate dai nostri vigneti. Abbiamo scelto di internalizzare tutto il lavoro di vigna e cantina, impostando un controllo minuzioso su tutta la filiera: dagli interventi agronomici alla vendemmia manuale; dalla trasformazione delle uve, all’affinamento; fino all’imbottigliamento e lo stoccaggio dei vini.

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