Sopravvivere e guardare oltre

Il Ciabot del Preve era un’azienda agricola polivalente. Si producevano grano e mais; si allevavano i buoi e le galline; c’erano anche le pecore, condotte al pascolo nei boschi che ricoprivano la zona.
Tuttavia, le viti erano il vero tesoro: lavorare le uve e poterle vinificare in proprio, negli anni ’50, significava aumentare – e di molto – il valore della propria fatica, non dovendo assoggettarsi ai miseri prezzi dei compratori d’uve.
Giovanni e il figlio Stefano, appena tornato dalla Guerra in Albania, producevano Dolcetto, Barbera e Nebbiolo e li commercializzavano direttamente a una nicchia di clienti tra Alba e Torino.
La prima annata di Barolo che viene messa in bottiglia sotto il nome di Ciabot del Preve è del 1961.