Siamo una famiglia di vignaioli
La Famiglia Manzone comprende cinque generazioni di vignaioli in oltre un secolo di storia. Le stesse vigne e gli stessi appezzamenti tramandati di padre in figlio, in una delle aree più vocate delle colline del Barolo, tra Monforte e Serralunga d’Alba.
La dedizione di noi vignaioli piemontesi affonda le radici in un rispetto assoluto della terra e dei suoi frutti, in un modo di fare vini che, quasi, non esiste più.
La famiglia Manzone esprime l’essenza stessa della Langa: umili origini che hanno fatto grandi i vini, perché nati da un autentico amore per le colline del proprio cuore.
GIOVANNI E RITA MANZONE
Giovanni e Rita sono la memoria, le mani e la storia dei Manzone. Fin dall’infanzia Giovanni ha lavorato tra i filari, mentre Rita ai lavori in campagna ha affiancato la professione di maestra elementare nel Comune di Monforte d’Alba. Sposati dal 1977, hanno condiviso tutto: la fatica di fare vino, le incognite di ingrandire l’azienda, la gioia di accudire una famiglia numerosa, che oggi continua la loro avventura. «Del mio mestiere», racconta Giovanni, «mi piace la capacità di produrre ricordi. Il vino accoglie dentro di sé la memoria del primo assaggio e riesce a evocare un mondo fatto di persone, paesaggi ed emozioni sempre diverse».
MAURO MANZONE
Classe 1985, enologo, Mauro è nato “sotto il segno” della vite. Mamma Rita aveva appena iniziato a raccogliere il nebbiolo quando cominciarono le doglie. Si dovette interrompere la vendemmia e riprendere settimane più tardi. Il tempo fu però clemente e, alla fine, vennero festeggiati due avvenimenti: la nascita di Mauro e l’imbottigliamento di una delle migliori annate del decennio. «Amo il vino perché è come un’opera d’arte, dentro ogni bottiglia c’è la firma di chi lo produce». Dal 2005 Mauro è stopper dei Barolo Boys, la squadra dei produttori di vino di Monforte d’Alba che, ogni anno, organizza Barolo Boys in fuorigioco, una delle più importanti degustazioni di Barolo dei produttori locali.
MIRELLA MANZONE
Tecnologa alimentare e mamma di due meravigliose bambine, dopo aver lavorato per un’importante multinazionale del settore food, Mirella è tornata tra i vigneti di Castelletto, dove si occupa di amministrazione e accoglienza. «I ritmi della natura sono come brividi sulla pelle, una manifestazione fisica del tempo e dello scorrere della vita». Del vino, racconta, le piace ciò che sta dietro: «È una storia di gusto che incontra l’emozione di un incontro».
PATRIZIA MANZONE
Classe ’79 e primogenita della famiglia. Patrizia ha studiato Ragioneria e si è laureata in Teologia. Una scelta di vita che l’ha avvicinata al mondo dei giovani e a quello missionario, verso cui ha sempre avuto una forte vocazione. Fino alla decisione, nel 2008, di partire per l’Africa e mettersi a disposizione della Diocesi di Marsabit, in Kenya, legata fin dagli anni ’60 a quella di Alba. Proprio in Kenya ha conosciuto il marito, anche lui missionario laico, e oggi sono genitori di tre bambini. Dopo 15 anni trascorsi a Marsabit, nel 2022 Patrizia e la sua famiglia sono tornati a vivere nella Langhe, dove proseguono il loro cammino di fede, in continuità con lo spirito missionario. «Ho apprezzato davvero queste colline solo allontanandomi», racconta. «Il vino per me è relazione, radici, ricordi. Ai miei figli vorrei trasmettere il rispetto per il territorio, la relazione di amore e di cura della propria terra che la mia famiglia ha tramandato attraverso le generazioni».
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